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LECCE


Lecce è uno dei capoluoghi di provincia della regione Puglia; si trova nella penisola salentina (nella terra d'Otranto) tra il Mare Adriatico e quello Ionio. Possiede due porti molto importanti: Otranto e Gallipoli. Originariamente Lecce fu fondata dai Messapi ed inseguito divenne stazione militare dei Romani con il nome di Lupiae. Successivamente passò sotto il dominio di Ostrogoti, Bizantini, Normanni, Angioini ed Aragonesi. Nel XV secolo divenne un fiorente centro commerciale mentre nel secolo successivo passò sotto il dominio degli spagnoli.
Nel  settecento, in armonia con la cultura illuministica si approfondisce la coscienza politica dei leccesi: nascono numerose scuole di matematica e di diritto. Si contano numerosi   episodi di rivolta da parte del popolo, gravato dalle tasse e dalla prepotenza del ceto ecclesiastico. Nel 1734 ha inizio la dominazione borbonica che si concluderà  con l’annessione del Mezzogiorno al Regno d’Italia, interrotto solo durante il decennio francese.
Dopo l’unità d’Italia tra il 1895 ed il 1925 la città  si estende oltre le mura  cinquecentesche. Nel 1927 la provincia  di Lecce viene staccata da Taranto  e Brindisi.


La città di Lecce è nota per la ricchezza dei monumenti che la adornano, molti dei quali realizzati nel tipico stile barocco leccese. Significativi sono i fregi, i capitelli, i pinnacoli ed i rosoni che decorano molti dei palazzi e delle chiese della città (se ne contano oltre 40), come ad esempio il Palazzo dei Celestini e l'adiacente Basilica di Santa Croce, nonché la chiesa di Santa Chiara ed il Duomo.
Il centro della città è racchiuso in mura di cinta risalenti al XVI sec., ma ormai in gran parte distrutte. La città presentava originariamente quattro porte di accesso: Arco di Trionfo (Porta Napoli), Porta Rudiae, Porta San Biagio e Porta San Martino. Di queste l'ultima non è più visibile in quanto crollata nel XIX sec.

La Lecce “visibile” si coniuga meravigliosamente con quella “sotterranea” che emerge dagli scavi archeologici, in gran parte ancora tutta da scoprire e che stende linee e percorsi anche fuori dal centro urbano, fondendosi con l’entroterra rurale, i borghi, le aree naturali con il Parco Rauccio fino alla fascia costiera lunga circa 20 chilometri con le marine di Casalabate, Frigole, Torre Chianca, Torre Rinalda e San Cataldo. Negli ultimi anni poi Lecce ha saputo sapientemente valorizzare anche il suo aspetto dinamico e moderno, grazie alla vivacità della Università del Salento e del riconosciuto Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie.






GALLIPOLI


Gallipoli (Caddhrìpuli in dialetto gallipolino) è un comune della provincia di Lecce. Posto lungo la costa occidentale della penisola salentina, è il quinto centro della provincia per numero di abitanti. È sede, insieme a Nardò, della Diocesi di Nardò-Gallipoli.
Si affaccia sul mar Ionio ed è divisa in due parti, il borgo e il centro storico. Il primo è la parte più recente della città, costruita su una penisola che si protende nello Ionio verso ovest, la quale comprende tutte le nuove costruzioni, come ad esempio il palazzo di vetro (chiamato anche Grattacielo). Il centro storico, invece, si trova su un'isola di origine calcarea, collegata alla terra ferma attraverso un ponte seicentesco ad archi.

Intorno al 1500 si costruiscono le possenti  mura di cinta, per fronteggiare gli attacchi nemici, ridimensionate in altezza, alla fine dell'800, fino all'attuale strada panoramica che, circondando l'intero isolotto, consente  di godere di fantastici scenari (resta delle antiche mura un unico frammento ancora oggi in buono stato). Guardando verso nord si scorge una parte della costa neretina, mentre a sud  è ben visibile la baia formata dal promontorio del Pizzo. 
Di notevole importanza storico-naturalistica è l'Isola di Sant'Andrea, circa un miglio al largo del centro storico.



PORTO CESAREO


Ai tempi dei romani si chiamava Portus Sasinae , quando era un importante scalo portuale. In realtà il luogo era già abitato in epoca preistorica (villaggio sulla Penisola della Strea) e successivamente nell'Età del Bronzo da marinai di provenienza greca (ritrovamenti in località "Scalo di Furno" di vari cimeli).
Cadde nell'abbandono a causa delle scorrerie dei pirati e dell'impaludamento della zona fino all'arrivo, intorno all'anno Mille, di alcuni monaci basiliani che vi costruirono un'abbazia che utilizzarono sino al XV secolo. Fu anche in quel periodo che iniziò la costruzione, a difesa dai nemici provenienti dal mare, dell'importante "Torre Cesarea" e di tutte le altre torri costiere di cui è ancora ricca la fascia costiera ionica salentina. Dopo un nuovo periodo di decadenza, intorno al XVIII secolo tornò a ripopolarsi, però solo stagionalmente e non stanzialmente grazie all'attività di una tonnara che attirò varie famiglie di pescatori, soprattutto tarantine,che occuparono la penisoletta dell'attuale comune. 

Il primo nucleo stanziale si ebbe solo a metà '800. Successivamente il frazionamento e la vendita dei terreni a queste famiglie di pescatori qualche decennio prima della fine del XIX secolo, permise lo sviluppo del primo impianto urbano. Il centro continuò così a svilupparsi e quando, alla fine del XIX sec. la popolazione venne a contare qualche centinaio di persone, vi si costruì la chiesa intitolata a S. Maria de Cesarea.
Durante il periodo fascista, grazie alla bonifica dell'Arneo, il centro crebbe di importanza non solo come porto peschereccio ma anche come località turistico-balneare ed iniziò ad essere chiamata Porto Cesareo.

Oggi Porto Cesareo è ormai una rinomata località di bagni grazie ai suoi 17 km di spiaggia dorata in parte attrezzati e acqua molto limpida fronteggiate da un arcipelago di isolotti ricchi di vegetazione e di fauna che conta specie molto rare. Dal 1997 il Comune è sede di una delle 20 aree marine protette d'Italia per la presenza di una ricchissima e diversificata comunità marina di elevato valore biologico. L'area si estende fino a 7 miglia dalla costa, tra Punta Prosciutto a nord e Torre dell'Inserraglioa sud. Importanti sono anche la Stazione di Biologia Marina e il Museo Talassografico che contiene una raccolta malacologica, un erbario e rare specie ittiche.